Cadmio, piombo, mercurio e cromo non entrano nella composizione chimica delle materie prime da noi abitualmente utilizzate.
Per stampaggio, tra i pochissimi in Italia!
I raccordi in Poliammide sono compatibili al contatto con i liquidi alimentari secondo il Regolamento UE n.10/2011 e Regolamento CE 1935/2004 per prodotti acquosi non acidi, compresi acqua potabile, prodotti contenenti alcool, sostanze grasse in qualsiasi condizione di tempo e temperature inferiori a 40 °C.
Cadmio, piombo, mercurio e cromo non entrano nella composizione chimica delle materie prime da noi abitualmente utilizzate.
Il PA66 utilizzato per la produzione dei nostri raccordi non è autoestinguente in quanto non contiene alcun additivo che riduca la propagazione della fiamma in caso di incendio.
Si può applicare uno strato di teflon in nastro o un sigillante per materie plastiche.
Il PA 66 è più resistente alle alte temperature, presenta minori deformazioni all’aumento della temperatura, ha una miglior resistenza meccanica ed una maggior rigidità e durezza rispetto al PP.Il PP ha una maggior resistenza all’usura ed una minor fragilità ( > allungamento e > resistenza all’impatto) rispetto al PA 66.
Contiene dei cloruri (è un polimero clorurato). La temperatura massima d’impiego è 60°C. La pressione massima d’esercizio è 15 bar.
I raccordi in Polipropilene sono compatibili al contatto con i liquidi alimentari secondo il Regolamento UE n.10/2011 e regolamento CE 1935/2004 per prodotti alimentari acquosi non acidi, compreso acqua potabile in qualsiasi condizione di tempo e temperature inferiori a 40 °C.
Cadmio, piombo, mercurio e cromo non entrano nella composizione chimica delle materie prime da noi abitualmente utilizzate.
Gli articoli in PP non resistono all’ozono.
Si può applicare uno strato di teflon in nastro o un sigillante per materie plastiche.
Si può applicare uno strato di teflon in nastro o liquido, canapa o un sigillante per materie plastiche
Il PA 66 è più resistente alle alte temperature, presenta minori deformazioni all’aumento della temperatura, ha una miglior resistenza meccanica ed una maggior rigidità e durezza rispetto al PP.Il PP ha una maggior resistenza all’usura ed una minor fragilità ( > allungamento e > resistenza all’impatto) rispetto al PA 66.
Contiene dei cloruri (è un polimero clorurato). La temperatura massima d’impiego è 60°C. La pressione massima d’esercizio è 15 bar.
.Si consiglia di rispettare i tempi indicati sul catalogo tecnico, in quanto se il tempo di fusione è superiore a quello indicato, si può deteriorare il materiale ed inoltre si ostruisce in modo eccessivo il foro di passaggio del raccordo, in quanto si ha un eccesso di materiale fuso. Viceversa, se il tempo è inferiore rispetto a quello indicato nella tabella, non si ha una buona giunzione tra i tubo e raccordo in quanto il materiali non ha raggiunto un’adeguata fusione.
Cadmio, piombo, mercurio e cromo non entrano nella composizione chimica delle materie prime da noi abitualmente utilizzate.
Gli articoli in PP non resistono all’ozono.
Non hanno bisogno della fascetta metallica, non si ossidano, resistono a sollecitazioni come (trazione, flessione e compressione), resistono ai raggi UV, agli agenti chimici, alle abrasioni e agli urti; Hanno un range di temperature di esercizio da -5°C a 80°C.
Cadmio, piombo, mercurio e cromo non entrano nella composizione chimica delle materie prime da noi abitualmente utilizzate.
Gli articoli del sistema “tech-evolution” sono compatibili per quanto riguarda la tecnica di giunzione con gli articoli in PP-R degli altri sistemi presenti sul mercato.
Si. Il sistema “tech-evolution” è idoneo all’utilizzo su navi secondo certificazione RINA n.MAC160514CS.
Altersì il sistema ha superato la prova di limitata attitudine a propagare la fiamma (in conformità alla norma ASTM 635) pertanto può essere installato sulle navi.
Si consiglia di rispettare i tempi indicati sul catalogo tecnico, in quanto se il tempo di fusione è superiore a quello indicato, si può deteriorare il materiale ed inoltre si ostruisce in modo eccessivo il foro di passaggio del raccordo, in quanto si ha un eccesso di materiale fuso. Viceversa, se il tempo è inferiore rispetto a quello indicato nella tabella, non si ha una buona giunzione tra i tubo e raccordo in quanto il materiali non ha raggiunto un’adeguata fusione.
Per la legge 10/1991 relativa al risparmio energetico, è necessario coibentare le tubazioni di riciclo con materiale isolante. Normalmente i tubi vengono isolati con materiale coibente in modo che non venga dissipato più del 15% del calore che si disperderebbe se il tubo fosse nudo.
Il decreto 37/2008 riguarda “le norme per la sicurezza degli impianti”. E’ compito dell’impresa installatrice rilasciare la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati. Le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti utilizzando materiali e componenti realizzati secondo le vigenti norme ( nel caso in oggetto, gli articoli rispettano le norme tedesche DIN che sono le corrispondenti delle UNI italiane). Il decretto 37/2008 che ha sostituito ormai la storica la legge 46/1990 riguarda, quindi, l’impresa installatrice e l’impianto finito e non i singoli articoli utilizzati.
I nostri manicotti elettrici sono compatibili con macchine per elettrofusione tipo RITMO (Von Roll o simili).
Le nostre saldatrici sono compatibili con manicotti elettrici polipropilene (Ø 20-110mm) Pn 10-25 tipo Rollmaplast
Il PP-R è un materiale particolarmente sensibile ai raggi UV, pertanto se ne sconsiglia l’esposizione per lungo tempo ai raggi solari. Per tale ragione non devono essere mai installati e immagazzinati in modo che possano sottostare all’azione diretta dei raggi solari. Il polipropilene, come del resto tutte le sostanze di natura organica, è soggetto a fenomeni di ossidazione e di degradazione per effetto dell’ossigeno atmosferico e per l’effetto della luce solare diretta. Si ha quindi un fenomeno di invecchiamento del materiale, una degradazione chimica che causa fenomeni di fessurazione superficiale. Per rendere più resistente il PP ai raggi UV, viene aggiunto un additivo stabilizzante che protegge il prodotto. L’effetto di questo additivo è comunque limitato nel tempo (durata indicativa 6 mesi circa). L’installazione sopra il tetto non è consigliata nemmeno se protetta con uno strato di materiale coibente.
Non ci sono problemi per il collegamento dell’impianto in polipropilene dell’appartamento ai tubi zincati della colonna e dell’installazione. Il sistema techevolution si applica nei campi della nuova installazione, nella riparazione e nel restauro. A tale scopo sono disponibili i manicotti di passaggio con inserto metallico filettato. Non sussistono problemi per sostituire il rubinetto a vitone con due manicotti di passaggio con inserto metallico filettato e un normale rubinetto in ottone, tenuto conto che la giunzione per filettatura deve essere eseguita in modo corretto per evitare indesiderate perdite sotto-traccia. Si accomanda un collaudo dell’impianto prima del definitivo ricoprimento dello stesso.
Cadmio, piombo, mercurio e cromo non entrano nella composizione chimica delle materie prime da noi abitualmente utilizzate.
Le valvole a sfera in PP sono idonee a venire a contatto con liquidi alimentari secondo il Regolamento UE n.10/2011 e Regolamento CE 1935/2004 per prodotti alimentari acquosi non acidi, compreso acqua potabile, prodotti alimentari contenenti alcool, prodotti alimentari contenenti sostanze grasse in qualsiasi condizione di tempo e temperature inferiori a 40 °C.
Le valvole di fondo e di ritegno in Resina Acetalica sono idonee a venire a contatto con liquidi alimentari secondo il regolamento UE n.10/2011 e Regolamento CE 1935/2004 per prodotti alimentari acquosi non acidi, compreso acqua potabile in qualsiasi condizione di tempo e temperature inferiori a 40 °C.
L’aggiunta di fibra di vetro migliora le già ottime proprietà del polipropilene. In questo modo si ha una maggiore stabilità dimensionale, una minore dilatazione termica ed una maggiore resistenza alla trazione, compressione e flessione